L’European Data Protection Supervisor, ovvero il Garante europeo per la protezione dei dati, ha aperto un’inchiesta circa la conformità degli accordi contrattuali stipulati tra Microsoft e le istituzioni comunitarie, con lo scopo di verificare che tali contratti rispettino quanto prescritto dal nuovo Regolamento europeo. Questo perché Microsoft, in quanto fornitore di servizi e prodotti alle Istituzioni comunitarie, deve garantire un regime di prestazioni non superato, ma bensì assolutamente aggiornato, assicurando inoltre un alto grado di protezione dei dati.
L’inchiesta avviene in seguito alle indagini effettuate dalle autorità olandesi, le quali hanno portato alla luce varie criticità del sistema Microsoft nel trattamento dei dati; in particolare è stata rilevata un’attività di raccolta sistematica dei dati all’interno di Microsoft Office effettuata senza che l’utente ne fosse al corrente. Queste le motivazioni che hanno portato il Garante europeo ad intraprende tale inchiesta data la possibilità che qualunque istituzione dell’UE possa essere incorsa “in problemi analoghi a quelli riscontrati dalle autorità pubbliche nazionali olandesi, compresi i maggiori rischi per i diritti e le libertà delle persone”.
Microsoft a riguardo ha già preso provvedimenti e tramite un suo portavoce ha ribadito l’impegno nel rispettare le norme del GDPR e delle altre leggi applicabili, dichiarandosi inoltre pronto a rispondere a qualsiasi domanda posta dal Garante europeo.