L’agenzia di stampa americana Bloomberg, ha pubblicato un’inchiesta nella quale rivela le modalità tramite cui Amazon agisce per migliorare il servizio vocale di Alexa: cd "Data Annotation".
Questo sistema prevede l’invio delle registrazioni dei comandi che Alexa riceve dagli utenti ad un team di analisti, i quali trascrivono e rinviano al software gli ordini, al fine di migliorare gli algoritmi di riconoscimento vocale e le risposte offerte agli utenti.
Non si è fatta attendere la risposta di Amazon, che tramite nota stampa, oltre a sottolineare che tutto il processo avviene in pieno rispetto della privacy degli utenti, afferma: “Amazon prende sul serio privacy e sicurezza delle informazioni personali dei clienti. Annotiamo solo un numero estremamente minimo di interazioni da un gruppo di clienti selezionati in modo casuale, al fine di migliorare l’esperienza del cliente. Queste informazioni ci aiutano, ad esempio, ad addestrare i nostri sistemi di riconoscimento vocale e di comprensione del linguaggio naturale, in modo che Alexa possa capire meglio le richieste dei clienti e assicurare che il servizio funzioni bene per tutti. Abbiamo sistemi di sicurezza rigorosi a livello tecnico e operativo, e tolleranza zero per gli abusi dei nostri sistemi.”
Assicurando inoltre che “i dipendenti non hanno accesso diretto alle informazioni che permettono di identificare la persona o l’account le cui interazioni sono coinvolte in questa attività. Tutte le informazioni sono trattate con la massima riservatezza e, per proteggerle, usiamo sistemi di autenticazione a più livelli per limitare l’accesso, servizi di crittografia e audit sul nostro sistema di controllo; al tempo stesso, i clienti possono sempre cancellare le proprie interazioni in qualsiasi momento”.